FILM: Edge of Darkness

Un buon poliziesco è come un bicchierino di whiskey d’inverno dopo cena, ce lo si fa sempre volentieri.
Ho visto il film e devo dire che mi è piaciuto. La trama un po’ la si intravede già da lontano e come su un binario sappiamo già dove va a parare, eppure il ritmo tiene, non è mai banale e riesce sempre a darti qualche sorpresa. Nulla di innovato ma il “solito” è cucinato in maniera non banale che a me personalmente ha divertito. Il film si lascia vedere molto volentieri e anche in questo caso credo che le cose siano state fatte con criterio. Alcune scene sono suggestive (e.g. la ragazza investita), altre hanno un’aura di cagata puritana americana, come lui che cammina con la figlia verso la luce nel finale.
Forse era meglio non svelare il cosa combinasse l’azienda. All’inizio il non saperlo ne aumentava il pathos e il mistero. Forse era meglio lasciare l’incognita sino alla fine.
La regia la trovo buona e come dicevo non annoia mai. Ottima anche l’interpretazione. Questa volta ho fatto un pochino più di fatica con l’inglese, soprattutto nei dialoghi con Gibson e Jedburgh.
Consigliato comunque. In una serata tranquilla lo si vede volentieri.