appello per la liberazione di Francesco Azzarà

Il 14 agosto, alle ore 17.00 locali, un operatore di EMERGENCY è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l’aeroporto della città. Francesco Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio del 2010.
EMERGENCY ha immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione e ha altresì informato il ministero degli Affari Esteri italiano.
Un team di EMERGENCY sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in costante contatto con la famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane.

EMERGENCY chiede la liberazione immediata di Francesco Azzarà e auspica piena collaborazione di tutti coloro che possano aiutare ad arrivare a un esito positivo di questa vicenda.

tumulti

Oggi come nel 2001, dopo Genova. Dopo Genova ci sono stati i crack finanziari, la peggiore crisi dal dopoguerra, il crollo dei prezzi agricoli, la privatizzazione dei grandi acquedotti. E adesso, brava gente allevata coi dibattiti televisivi, che cosa deve accadere per svegliarsi?

curzio maltese, repubblica. http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/18/news/commento_maltese-10343067/index.html?ref=search

 

Ti ricordi di Ken Saro-Wiwa?

non andrò a roma, ma intanto mi sono sentito saviano che ne parla

Serata di teatro e arte dedicata al grande poeta nigeriano, a 15 anni
dalla sua uccisione avvenuta il 10 novembre del 1995.

Amnesty International, Aktivamente, Amisnet, Campagna per la riforma
della Banca mondiale, Isola Quassud, Mani Tese, Servizio Civile
Internazionale, Radio Popolare Roma e Brancaleone promuovono una
serata di omaggio al grande scrittore, poeta e attivista a 15 anni
dalla sua esecuzione da parte del governo nigeriano.

Ken Saro-Wiwa fu impiccato insieme a otto suoi compagni
dell’organizzazione MOSOP solo perché cercava di difendere
pacificamente la causa del suo popolo, gli Ogoni, vittima dei
terribili impatti socio-ambientali che troppo spesso le attività di
estrazione petrolifera portano con sé nel Sud del mondo. Ancora oggi,
a 15 anni dalla sua morte, nella regione del Delta del Niger si
continua ad inquinare l’ambiente e a violare i diritti umani nel nome
dell’oro nero.