Autunno Imperfetto

Cos’è un Autunno Imperfetto? E’ un Autunno che tende all’Estate o all’Inverno?
Si dice che l’Autunno sia la stagione con bellissimi colori, dove la natura si prepara al letargo dell’Inverno dove troverà il riposo dalle fatiche dell’Estate.
La Primavera che è più una stagione di rinascita, dove la vita si risveglia dal letargo e piena di energia si lancia in nuove avventure.
L’Estate è più  una stagione di movimento ed emozioni. Amori ed emozioni si incontrano sotto i cieli stellati con mille promesse fatte agli astri.
L’Inverno è la stagione della famiglia. In questa stagione, visto le basse temperatura si è  solito ritrovarsi tutti un po’ più vicini. Dove si riscopre il calore del focolare domestico.
L’Autunno è una stagione di cambiamento e di ricordi, in quei giorni si guarda con malinconia il tempo passato e ci si prepara ad affrontare i giorni futuri con sempre un po’ di apprensione.
Un Autunno Imperfetto secondo me è un mix, è uno stato in cui più stagioni si mischiano, un saltare avanti ed indietro alla ricerca di conquistare il meglio di ciò che ci capita.

Ma tutte queste parole a che pro? È il nickname ancestrale che il professor Pinetti ha data al sottoscritto. Uno di quei giochi che si trovano in rete. Ed ecco il risultato ottenuto mi ha incuriosito. Un po’ come leggere le quartine di Nostradamus e cercare di dargli un significato nel tentativo di interpretare i suoi vaticini con le cose che accadono intorno a noi. Non so. Mi ha incuriosito. Ed ho cercato di vedere se questo vestito mi poteva andare bene addosso, ma forse dovrei chiedere a voi amici lettori se questo nickname è adatto alla mia persona.

Va beh, come primo post non è un gran ché, ma speriamo che con il tempo le mie capacità  di mettere in parole le idee migliorino.
Ed ora ci vorrebbe una degna frase di chiusura, una di quelle che potrebbero fare da chiosa a queste righe e rendere il lettore più accondiscendente, ma al momento ne sono sprovvisto, quindi:

Frutti autunnali

In autunno maturan
molti frutti. In pianura
vedi di riso spighe dorate,
nei boschi di montagna
lucidi gusci di castagna.
Anche uva, mele e pere
vengon presto raccolte.
Nelle chiome di verde folte,
ridono cachi grandi e gialli.

Tra pochi giorni ormai
gli alberi non avran più doni:
come la natura tutta,
prenderanno meritato riposo.

G.R.

by ugo
ndcits: posto io, che carmine non ce l’ha fatta