FILM: Machete

Bèh, se amate il genere Rodriguez / Tarantino, questo non ve lo potete perdere.
Dal Tramonto All’alba ritengo sia ancora una spanna sopra, ma direi che i numeri ci sono tutti.
Partiamo dal cast: Danny Trejo; Robert De Niro; Jessica Alba; Steven Seagal; Michelle Rodriguez; Don Johnson; Jeff Fahey; Cheech Marin; Shea Whigham; Lindsay Lohan; Tom Savini
… insomma ho detto tutto!
Fumettone in pieno stile splatter anni ’80 (alcune cose sono a dir poco geniali), volutamente trash, con sangue a fiumi e patate a iosa.
De Niro e Don Johnson che parlano in texano è uno spettacolo!

Da vedere!

FILM: Obsessed

Il film ci racconta di cosa accade quando la vittima di pressanti e morbose attenzioni, non è una donna ma un uomo. Ci ripropone molte situazioni che già conosciamo tramite Hollywood a parti invertite e non propone nulla di nuovo e/o di interessante. La sceneggiatura è povera e le caratterizzazioni approssimative e raffazzonate. Il tutto porta il film ad essere un po’ lento, forse anche noioso per alcuni.
Davvero un peccato contando come c’era davvero lo spazio per fare molto di più, soprattutto per il livello del cast! In questa povera sceneggiatura, l’unica cosa buona che rimane di questo film è l’interpretazione dei due attori: Idris Elba che interpreta la vittima è sempre molto bravo, carismatico ed efficace. Quella che soprattutto colpisce però è la “cattiva” interpretata da una splendida Ali Larter (altra aliena dal pianeta Patonza che avevo già avuto modo di apprezzare nel serial americano “Heroes”), con una straordinaria capacità di immedesimarsi in ruoli che alternano il lato angelico a quello demoniaco in modo molto convincente e con espressioni taglienti degne di nota.
Visto il cast, mi ripeto: peccato.
Film che si può guardare, senza avere troppe pretese però.

PS: se potessi io essere vittima di molestie sessuali da parte di Ali Larter, ditemi dove devo firmare…

FILM: Drive Angry

Ieri mi è capitato di vederlo. Bèh il film è una merda, lasciatemelo dire. Cagatona americana da esplosioni e cazzotti (tra l’altro girati male) tanto da rendere un film d’azione a tratti noioso.
Effetti speciali scarsi e di bassa qualità, con una trama di base che è semplicemente patetica. Quando si “gioca col diavolo” sono pochi i film ben riusciti, e si contano sulle dita di una sola mano. Il resto è tutto trash.
Nicolas Cage ha sempre la solita faccia. Solo in un paio di scene i toni di voce sono di decente recitazione, per il resto è la “solita minestra”.

Unici lati positivi del film:
1- Amber Heard è un gran bel pezzo di patatona rustica ai quattro sapori!
2- Musclecar da pisello duro: io ho notato una Dodge Charger R/T del ’69 (la migliore, splendida in quel nero satinato), una Chevy Camaro SS del ’68, una Chevy Chevelle SS del ’71 e una Chevy modello Bel Air del ’57. Direi può bastare.
3- Divertente l’interpretazione dell'”Accountant”, recitato molto bene da William Flichtner, attore che apprezzo sin dai tempi di Prison Break

Per il resto direi film nettamente sconsigliato.

FILM: La bellezza del somaro

Come tutti i film italiani di un certo tipo l’ho trovato un po’ lento nei ritmi, ma confermo con ciò che mi dissero altri: è un film molto intelligente!
È sbalorditivo il VERITIERO ritratto di una generazione senza spina dorsale, che non vuole invecchiare, affogata tra frustrazioni personali che portano all’incapacità di saper gestire se stessi e quindi ancor meno i figli, parte di una generazione invece più veloce e paradossalmente più emancipata proprio per il loro ritornare a valori passati. Dal “genitore ragazzino” a chi si abbandona retoricamente e in maniera ipocrita a pensieri pseudo-social-cultural-eco-solidali che non generano altro che mostri, è splendida la carrellata di padri e madri totalmente incapaci nel prendersi le loro responsabilità.
Di personaggi simili ne ho conosciuti davvero molti e il loro ricordo sottolinea il realismo con cui nel film ogni aspetto grottesco è ahimè così drammaticamente legato alla realtà, così come reale è la voglia di prendere a sberle i figli e ancor prima genitori.
Coi ritmi non ci siamo, ma è un film che davvero merita la visione.

PS: Lola Ponce è sempre un bel vedere!

FILM: Anamoprh

Livido thriller poliziesco, basato sugli enigmatici eventi di un artista serial killer “un po’ particolare”.
Il film mi è piaciuto. Adoro gli attori (un ottimo Willem Dafoe e un sempre grande Peter Stormare) e il tono livido generale del film. Credo che molti lati si potevano approfondire di più. Si poteva dare più spazio alle immagini degli enigmi visivi. lasciando più spazio al pubblico per poterci “giocare” durante lo scorrere della trama. Anche la caratterizzazione dei personaggi è un po’ stentata e raffazzonata e molte cose vengono date per scontate. Capisco il voler non rivelare subito molti aspetti – anche riguardo il passato del protagonista – ma si ha a volte la spiacevole sensazione di non aver capito un cazzo per troppi tasselli mancanti, rivelati solo in conclusione. Inizialmente sì ha quasi l’impressione di assistere al secondo atto di un precedente episodio non ancora visto.
Al di là di ciò mi sento comunque di consigliarlo. Non è un cult movie, ma merita di essere visto, anche per il suo non cadere nelle solite banalità gratuite che generalmente film di questo tipo regalano.

PS: il film mi da da pensare… l’artista serial killer potrei essere io tra qualche anno se non esco dal mio sclero!

FILM: The Adjustment Bureau

Film molto bello e suggestivo che a me è piaciuto e che consiglio vivamente. È basato sull’eterno chiederci se siamo preda del nostro destino o se abbiamo libero arbitrio, soprattutto quando sono i nostri istinti emotivi a costringerci ad andare contro le “regole” imposte da “guardiani” che – secondo ciò che di noi è già “scritto” – ci impongono strade predefinite, negandoci (o cercando di farlo) qualcosa che desideriamo fortemente.
Consigliato.

TV DOCUMENTARY: BBC A Horizon Guide – Space Shuttle

Mentre da noi il palinsesto televisivo è ormai costituito quasi totalmente da geriatrici cialtroni e ciccione peracottare che litigano urlando in vernacolo provinciale, la BBC continua a sfornare documentari interessanti. Dopo quello straordinario dedicato a Chopin, la TV inglese con la serie Horizon ha dedicato un episodio allo Space Shuttle.
Consigliatissimo.

FILM: The Red Baron

Il film dedicato al noto asso tedesco non è sicuramente come ce lo si aspetta. Non è dedicato alla teatralità di combattimenti di volo, non ci sono aneddoti particolari sui cameratismi militari tra i compagni di squadra e la storia romantica appesa di contorno sembra essere un solo accento decorativo nulla più.
Il tutto è basato sull’introspezione del personaggio e dei suoi stati d’animo che si evolvono durante lo scorrere della sua esistenza soprattutto nel periodo bellico. Viene descritto come eroe romantico riflessivo, un po’ in contrasto con molte fonti storiche che lo hanno invece dipinto come un freddo figlio di puttana.
Due cose trovo interessanti e mi hanno incuriosito: una è il suo percepire l’uso della sua figura di eroe nazionale come propaganda mediatica da parte degli alti livelli tedeschi. Il secondo, la stella di davide dipinta su alcuni aerei tedeschi, mostrando la presenza ebrea nei ranghi prussiani durante la prima guerra mondiale. Fa rabbrividire se si pensa cosa poi accadde soli ventitre anni dopo.

Pur apprezzando il tentativo di creare un film meno “americano” e più serio, il risultato l’ho trovo davvero sciatto e senza “zing”. Le corde non vibrano in questo film. Io trovo molto lento, pesante e a tratti soporifero. Non è certo un film che tengo in videoteca.